Linfadenectomia retroperitoneale laparoscopica per neoplasia testicolare dopo chemioterapia

Clemente Meccariello1, Maurizio Fedelini1, Andrea Oliva1, Luigi Pucci1, Gaetano Battaglia1, Paolo Fedelini1
  • 1 AORN A. Cardarelli, U.O.S.C. Urologia (Napoli)

Abstract

La linfadenectomia per metastasi linfonodali retroperitoneali da tumore del testicolo è indicata nel trattamento delle lesioni residue a chemioterapia. L’intervento open è gravato da considerevole morbidità. La linfadenectomia laparoscopica dopo CHT , tecnicamente difficile, ma molto invitante per la scarsa morbidità potenziale, non ha ancora avuto una grossa diffusione.
Gli AA nel video mostrano le varie fasi dell’approccio laparoscopico.
Paziente operato 8 mesi prima per neoplasia non seminomatosa maligna mista pT2. Posto in decubito laterale con fianco destro in alto ed angolazione di 90° . Viene praticato miniaccesso open con trocar di Hasson in pararettale dx; Trocar 11 sottocostale e 5 sovrailiaco sull’ascellare media. Apertura del perritoneo posteriore a destra,completa derotazione del colon destro,medializzazione del duodeno ed esposizione della cava dalla vena renale alla biforcazione. Identificata la voluminosa massa neoplastica (con estensione dalla biforcazione aortica alla vena renale) inizia la dissezione che viene “regolata” sul tessuto da asportare. Contestualmente viene asportata la vena genitale dall’anello inguinale interno all’inserzione cavale. L’emostasi viene assicurata con l’uso di bisturi bipolare o a radiofrequenza sui vasi minori e dall’apposizione di hem-o-lock sui vasi maggiori. Il decorso post-operatorio è stato regolare,non si è verificata linforrea ed il paziente è stato dimesso dopo 4 giorni.

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