Pieloplastica laparoscopica in rene ectopico pelvico

Maurizio Fedelini1, Riccardo Riccio1, Clemente Meccariello1, Francesco Chiancone1, Gaetano Battaglia1, Paolo Fedelini1
  • 1 AORN A. Cardarelli, U.O.S.C. Urologia (Napoli)

Abstract

L’incidenza del rene pelvico varia approssimativamente da 1 : 2200 a 1 : 3000 nati. L’ostruzione del giunto pielo-ureterale nel rene ectopico pelvico si verifica in percentuali variabili dal 22% al 37%. L’endopielotomia è un’opzione terapeutica ad alto rischio e scarsi risultati. L’approccio laparoscopico permette un’ottima esposizione e tempi operatori poco diversi dalla pieloplastica effettuata in reni in sede ortotopica.
Gli AA nel video mostrano la tecnica per il trattamento della patologia del giunto pielo-ureterale in rene pelvico a sinistra.
Preliminarmente viene posizionato un catetere ureterale aperto in punta al di sotto della giunzione pielo-ureterale. In decubito laterale destro viene realizzato un miniaccesso open sovraomelicale sn leggermente in alto e a sinistra dell’ombelico. Vengono posizionati altri due trocar (da 11 a metà della linea ombelico-pubica e da 5 a metà della linea ombelico-spina iliaca anterior superiore). La pelvi dilatata è ben evidente subito esposta nel piccolo bacino, ma è ricoperta dal meso del sigma. Derotato il colon sinistro vegono esposte la pelvi renale dilatata e l'uretere. La resezione del giunto e l’anastomosi pielo-ureterale vengono realizzate con tecnica tipica (due semicontinue in vycril 5/0 su catetere preposizionato) anche se con maggiore difficoltà per la posizione più scomoda dell’area di lavoro.

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