Tumorectomia renale: nostra esperienza

Willy Giannubbilo1, Behrouz Azizi1, Carlo Vecchioli1, Maurizio Diambrini1, Antonio Garritano1, Vincenzo Ferrara1
  • 1 Ospedale Carlo Urbani, U.O. Urologia (Jesi)

Abstract

È attualmente ancora molto dibattuto in ambito laparoscopico sui vantaggi e i rischi di una tumorectomia per l’asportazione di una massa renale a fronte della enucleoresezione.
Nel video mostriamo la tecnica da noi utilizzata per eseguire la tumorectomia renale.
Usualmente la ns. tecnica non prevede l’isolamento del peduncolo renale né il suo clampaggio (“zero ischemia”).
L’asportazione della massa renale viene eseguita per via retro o trans peritoneale, a seconda della sede della neoplasia, con forbici a freddo
L’ emostasi intra-operatoria viene assicurata con l’utilizzo di correnti mono/bipolari in corso di resezione soprattutto su piccoli vasi arteriosi. Mentre per il letto di resezione si ricorre al Floseal secondo lo schema classico, ovvero, dopo averlo apposto sul tessuto viene compresso su questo tramite una garza bagnata per circa 3 minuti.
Usiamo punti di accostamento a scopo emostatico, solo nel caso di resezioni a larga base d’impianto (oltre i 4 cm.), ma nel caso di resezioni a cuneo. Nel caso di masse renali interessanti la via escretrice posizioniamo pre-operatoriamente uno stent doppio “J”

Argomenti: