DISPLASIA CISTICA DELLA RETE TESTIS: RARA OSSERVAZIONE PER IMPORTANTE DUBBIO DIAGNOSTICO. Caso clinico
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Si riporta un caso clinico caratterizzato da rarità di riscontro, apparentemente facile come prassi decisionale, ma da intepretare a posteriori come dubbio diagnostico non privo di interesse anatomopatologico.
CA nato il 27/11/26 sottoposto a orchiectomia sinistra per neoformazione testicolare . Diagnosi ecografica: Didimo sinistro quasi completamente occupato da area ipoecogena corpuscolata diametro 33 mm con vascolarizzazione ai bordi . Didimo destro con area cribrosa mediale in verosimile corrispondenza dell ilo Regolare pulsatilità dell’arteria spermatica interna bilateralmente : Testicolo sinistro di consistenza dura Descrizione macroscopica: testicolo di mm 45 e funicolo 40 mm. A livello dell ilo del testicolo è presente una formazione cistica pluriconcamerata di diametro 30 mm contenete liquido sieroso limpido . I setti sono sottili . La superfici è liscia, biancastra e rifrangente la luce
Descrizione micro: la formazione cistica pluriconcamerata di aspetto labirintico , mostra setti (o parete delle cisti) fibrotici sottili rivestiti da elementi cellulari appiattiti e privi di atipia nucleare. Nel lume sono talora presenti gruppi di spermatozoi. Occasionalmente il lume delle formazioni cistiche è in continuità con i tubuli seminiferi il cui lume è ampio e povero di spermatozoi. La formazione cistica, posta a livello dell’ilo mediastino del testicolo, è in continuità con l epididimo le cui strutture mostrano un lume dilatato . Il dotto deferente mostra un lume ristretto/stenotico . Indagine immunoistochimica: positività per calretinica e D2-40 e negatività inibina . A fronte dell inequivoca rilevanza dei reperti ecografici e dell esame macro, lo studio microscopico non conferma la gravità dei primi reperti. La trasformazione cistica della rete testis è di osservazione rara, 20 su 1798 reperti autoptici (1 %) e 18 su 518 campioni chirurgici (3%); è di natura benigna e secondaria a processi ostruttivi a livello dell epididimo o del cordone spermatico
Bibliografia : Am J Surg Pathol 20;1231-39, 1996
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