Reimpianto ureterale in neovescica ortotopica per via laparoscopica

Giovanni Zarrelli1, Francesco Fontana1, Marco Iannucci1, Giovanni Cipollone1, Gianluca Mastroprimiano1, Maurizio Sala1, Luigi Apice1, Daniele Paolinelli1, Francesco Sereno1
  • 1 Ospedale S. Andrea (Vercelli)

Abstract

La stenosi dell'anastomosi uretero-ileale rappresenta un'evenienza che si verifica, secondo le casistiche presenti in letteratura, nel 4-20% dei pazienti sottoposti a cistectomia con confezionamento di neovescica ileale ortotopica. Presentiamo il caso di un paziente monorene chirurgico con stenosi dell'anastomosi uretero-ileale sinistra, comparsa dopo circa 10 mesi dall'intervento di cistectomia + nefroureterectomia laparoscopica. Attraverso il tramite della nefrostomia posizionata in precedenza, si è proceduto ad ureteroscopia flessibile anterograda, evidenziando una stenosi invalicabile dell'uretere a livello dell'anastomosi uretero-ileale. Nell'impossibilità di procedere ad una ricanalizzazione per via endoscopica si è proceduto ad un reimpianto ureterale con approccio laparoscopico. Dopo lisi di aderenze intestinali si è proceduto all'identificazione della neovescica utilizzando come riferimento la luce del cistoscopio flessibile e ad identificazione del tratto stenotico dell'uretere utilizzando come riferimento l'ureteroscopio flessibile. Quindi si è proceduto a sezione del tratto di uretere stenotico con riconfezionamento dell'anastomosi uretero-ileale su stent doppio J. L'utilizzo di ureteroscopio e cistoscopio flessibile ha consentito una più rapida identificazione dell'uretere sinistro e della neovescica nel contesto delle aderenze, limitando l'estensione della viscerolisi e riducendo la durata dell'intervento.

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