Trattamento combinato Endo-Laparoscopico dell’ureterocele

Giovanni Zarrelli1, Marco Iannucci1, Francesco Fontana1, Giovanni Cipollone1, Gianluca Mastroprimiano1, Maurizio Sala1, Luigi Apice1, Daniele Paolinelli1, Francesco Sereno1
  • 1 Ospedale Sant'Andrea (Vercelli)

Abstract

L'ureterocele rappresenta una rara malformazione a carico dell'apparato urinario in cui si osserva un estroflessione cistica dell'uretere intramurale con presenza di meato puntiforme. Frequente conseguenza dei trattamenti di decapitazione endoscopica dell'ureterocele è rappresentata dal reflusso vescico-ureterale. Proponiamo un approccio combinato endoscopico e laparoscopico: si procede, per via trans-uretrale, a posizionamento di stent ureterale doppio J e decapitazione endoscopica del tetto dell'ureterocele; con accesso laparoscopico extraperitoneale, si esegue una cistotomia mediana e una sutura di accostamento dei margini di resezione dell'ureterocele sulla guida dello stent ureterale, allo scopo di creare un "neomeato". Alla rimozione dello stent ureterale, dopo circa 30 giorni, evidenza di neo-meato pervio e assenza di reflusso alla cistografia. Tale procedura, utilizzata in 2 casi, ha permesso con un approccio mini-invasivo, la risoluzione dell'ureterocele in assenza di reflusso senza la necessità di una ureterocistoneostomia.

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